Cosa devo sapere sugli impianti dentali?
Cosa devo sapere sugli impianti dentali?
Al giorno d'oggi gli impianti dentali sono diventati uno standard nella terapia con sostituti dentali artificiali. Invece di effettuare la sostituzione di un determinato dente mediante un ponte, che può danneggiare i denti vicini, ricorrendo all'installazione di un impianto si opera una sostituzione protetica del dente originale che è praticamente uguale a un dente vero. Il prezzo degli impianti dentali, a causa delle modalità di cura e dei tipi dei materiali utilizzati, rappresenta per molti un investimento a lungo termine. Ma quanti anni ci si può aspettare che un impianto sostituisca denti mancanti? Quant'è efficace la riabilitazione mediante impianti? È il modo migliore di compensare denti mancanti e da che cosa dipende l'efficacia?
Agli inizi l'efficacia della terapia era misurata con la mobilità e la periimplantite – visibile sulla radiografia come una radiolucenza attorno all'impianto. Oggi però la larghezza della gengiva di installazione, le condizioni di salute, il fumo e la larghezza dell'impianto giocano un ruolo decisivo nell'efficacia della riabilitazione degli impianti dentali. Anche fattori genetici e immunologici come TNF e IL-1 sono stati identificati quali indicatori di efficacia dell'impianto.
Tutto ha avuto inizio quando il prof. Branemark iniziò a utilizzare il titanio per le sue ricerche dell'anatomia e della fisiologia dei tessuti feriti. Notò che il titanio si legava con l'osso, diventando impossibile rimuoverlo una volta che l'osso era guarito. In seguito a questa scoperta Branemark ha sviluppato una nuova modalità di integrazione ossea che ha portato allo sviluppo degli impianti dentali. Nel 1965 gli impianti iniziarono a essere utilizzati, e il primo paziente a cui è stato installato un impianto dentale era Gosta Laarson. I suoi impianti durarono 41 anni- fino alla sua morte nel 2006.
Efficacia della terapia con impianti dentali
Ci sono vari studi sulla longevità degli impianti dentali. I risultati dimostrano un'efficacia complessiva del 95% nei casi in cui l'impianto è installato nell'osso naturale. Per quanto riguarda i pazienti il cui osso non è sufficiente per l'installazione dell'impianto per cui è necessario sostituire la parte dell'osso mancante con un osso artificiale o trapiantato, l'efficacia va dagli 85 ai 90 percento.
Le visite di controllo sono la chiave della longevità dell'impianto
Se stavate pensando di farvi installare un impianto dentale, avete sicuramente fatto delle ricerche. È normale che il paziente rifletta per tanto tempo sulle possibilità di sostituzione dei propri denti, soprattutto per questioni economiche.
Ovviamente è importante scegliere con cura l'odontoiatra a cui affidare il compito del montaggio dell'impianto. Ma è altrettanto importante sapere come prendersi cura degli impianti dopo il montaggio.
Cosa può causare il fallimento della terapia mediante l'impianto?
Il fumo
Le probabilità di fallimento della terapia sono due volte e mezzo più grandi nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Insufficiente igiene dentale
Dopo l'installazione dell'impianto dovrete essere molto più disciplinati nell'igiene orale. In caso contrario si può causare una malattia denominata mucusite periimplantare, che a sua volta può portare alla periimplantite e una possibile perdita della massa ossea che può causare il fallimento della terapia implantare.
Insufficienti visite odontoiatriche
Si consiglia di farsi controllare regolarmente da un odontoiatra per mantenere sani i denti naturali, invece con gli impianti la regolarità delle visite è ancora più importante.
Con una buona igiene e visite odontoiatriche regolari i vostri impianti dentali possono durare per anni.
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